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martedì 22 marzo 2022

La guerra e l'incubo del signor G che si sveglia dopo un mese in coma

 

Bilancio dell'ultimo mese.

Immaginatevi un signor G qualsiasi come nel monologo di Giorgio Gaber. Un signore un po' anonimo, una persona come tante, che legge i giornali, naviga sul web, segue i social, moderatamente ambientalista, pacifista e di sinistra, con una sua idea di società e di mondo, sollevato dalla fine dell'emergenza pandemia, sospeso tra fiducia e scetticismo nella ripresa economica, preoccupato della crisi climatica e dello scontro crescente tra Usa e Cina per la supremazia mondiale. Ebbene, il signor G a metà febbraio ha avuto un incidente ed è finito in terapia intensiva. Un mese in stato di coma. A metà marzo si risveglia, alle prime luci dell'alba. E' solo nella stanza, non ci sono medici, infermieri. Entra l'uomo delle pulizie, il signor G gli chiede di accendergli la tivù, l'inserviente non sa, lo accontenta, pulisce la stanza e se ne va.



Due ore davanti alla tivù.

La Russia ha invaso l'Ucraina. L'Europa è in guerra come ottant'anni fa. Piovono bombe sui centri abitati e sui civili, intere città sono devastate. Gli uomini del paese aggredito erigono trincee, combattono strada per strada, resistono all'aggressore. Milioni di donne, vecchi, bambini, animali costretti a nascondersi e vivere nei rifugi, sottoterra, o a sfollare nei paesi vicini. Nelle città assediate manca il pane, l'acqua, l'elettricità, la connessione internet. Nei paesi europei che si sono schierati contro l'aggressore cominciano a scarseggiare gas, petrolio, generi di prima necessità. Per fare il pieno di benzina ci vuole un mutuo, il raddoppio del costo dell'energia mette in crisi le famiglie e fa chiudere le fabbriche. Riaprono le centrali a carbone, si ricomincia a trivellare l'Adriatico, si importa grano e granoturco ogm dal Canada e dall'America. Molti miliardi del Next Generation Eu stanziati per il rilancio e la trasformazione ecosostenibile e digitale dell'economia europea vengono dirottati su nuove emergenze: approvvigionamento energetico, effetti delle sanzioni economiche alla Russia, contenimento dell'inflazione, accoglienza di milioni di profughi di guerra. La spesa per la difesa passerà dalla media europea attuale dell'1,3% del Pil al 2%. Romania e Estonia sono già al 2,5%, l'Italia ha deciso quasi all'unanimità di portarla da 25 a 38 miliardi di euro l'anno (104 milioni al giorno), la Germania ha stanziato 100 miliardi per il suo riarmo. Intanto il virus dato per morto è risorto, siamo nella quarta ondata.

Il signor G è atterrito. E' rimasto per tutto il tempo con lo sguardo fisso sulla tivù, in apnea, incapace di fare qualsiasi movimento, di deglutire, di spiccicare parola. Entrano due infermiere. Lo guardano. Guardano la tivù accesa sulle all-news. Si guardano. Un brivido. Una gli si avvicina e sussurra: da quanto tempo è sveglio? Il signor G non risponde, chiude gli occhi, non muove un muscolo, due lacrimoni gli scendono sulle guance. L'infermiera tira un sospiro di sollievo: "Un riflesso condizionato, è sempre in coma, meno male, pensa se si svegliava. Ma chi sarà stato quel cretino che ha acceso la tivù?"


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