Era emozionata ma felice, Nunziatina . Oggi, con la complicità di sua nipote Federica, mi ha scritto un messaggio di ringraziamento commovente. Come commovente è stata tutta la presentazione di ieri, martedì 26 marzo, nella sala del Consiglio comunale di Faenza. La sala era strapiena. Si respirava emozione, partecipazione, vicinanza. In tanti sono voluti venire a salutare Nunziatina e a scoprire la storia de "La ragazza ribelle" che molti conoscevano ma solo un poco, a pezzetti. Su di lei, piccola grande donna coraggio, aleggiava, da una parte, un'aura quasi mitologica per quella storia incredibile di una ragazza di 18 anni sopravvissuta alla fucilazione e anche al colpo di grazia della squadraccia fascista che l'aveva condannata a morte per l'agguato a un repubblichino al quale lei, così come gli altri quattro civili fucilati assieme a lei, era del tutto estranea, ma che per i neri era comunque "colpevole di complicità con i ribelli" e perciò andava giustiziata; dall'altra parte, vigeva tra i tanti che l'hanno conosciuta, compresi quelli che le sono stati più vicini, una sorta di timore più umano che riverenziale di chiederle di ricordare, di descrivere cose, dettagli di quella sua esperienza allucinante. Così la sua storia per intero lei non l'aveva mai raccontata prima, anche perché non è facile raccontare per chi certi orrori li ha vissuti sulla propria pelle, e nessuno di conseguenza l'aveva mai scritta. Poi lei ha deciso di raccontarsi con me, non so bene perché, e il libro, se posso dirlo, senza alcuna vanteria, ha il merito di aver messo assieme tutti i pezzi, i detti e i non detti, le testimonianze e i riscontri documentali, e di aver ricostruito il mosaico, la memoria completa di quei fatti accaduti nella lontana estate del 1944 e che ora, visto quello che sta accadendo in Italia e nel mondo, sembrano un po' meno lontani. Questo, credo, è il motivo del successo dell'iniziativa e del libro.
La partecipazione e l'apprezzato intervento della presidente nazionale dell'Anpi, Carla Nespolo, così come il patrocinio del Comune di Faenza e il saluto del vicesindaco e assessore alla cultura Massimo Isola, hanno dato maggior spessore e un giusto rilievo anche istituzionale alla serata. Chissà che non sia foriero anche di qualche riconoscimento formale ad Annunziata Verità, che non guasterebbe proprio. Gabriele Albonetti, autore della prefazione, è stato come al solito bravo a inquadrare il contesto e a mettere in rilievo, in particolare, non solo la figura di Nunziatina ma il ruolo delle donne nella Resistenza, troppo a lungo sottovalutato. A Sauro Bacchi e agli altri esponenti dell'Anpi di Faenza e dell'Associazione Cà di Malanca va il mio sentito ringraziamento per come hanno sostenuto la pubblicazione del libro e organizzato la presentazione di ieri. Un grazie anche all'Istituto storico della Resistenza, allo Spi-Cgil e all'Auser che hanno collaborato alla pubblicazione e diffusione del libro.
Che altro dire? Che adesso ci aspetta un bel tour. Parlo al plurale perché alle prossime presentazioni tutti vogliono la Nunziatina. Lunedì 15 aprile ci sarà l'incontro, chiesto dagli insegnanti, con le quinte classi del Liceo Scientifico di Faenza dove Annunziata Verità è stata per molti anni bidella. Per mercoledì 17 analoga richiesta è stata fatta dall'Istituto tecnico Alberto Baggi di Sassuolo. Poi il 25 aprile la festa della Liberazione a Cà di Malanca, quest'anno dedicata proprio alla "ragazza ribelle", con Ivano Marescotti che verrà a leggere brani del libro. Prima, domenica prossima, 7 aprile, alle 17, questa volta senza la Nunziatina, presentazione alle Librerie Coop nell'ex cinema Ambasciatori di Bologna, con Luca Bottura. A presto e ancora grazie a tutti.
Qui trovate la rassegna stampa e video sul libro aggiornata:
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