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giovedì 5 maggio 2016

La malapolitica, le multe grilline di Parma e gli squadristi del web



Chi tocca i fili (grillini) muore. Non è una novità. Ogni volta che si scrive non bene dei Cinquestelle, sui social e sui giornali on line si scatenano i trolls e gli squadristri del web che te ne dicono di ogni.

Una tecnica ormai sperimentata, fatta di vere e proprie aggressioni verbali, insulti giudizi sommari e minchiate varie. Una tecnica incentivata dai politici "moderni" - compresi quelli del Pd, che però al confronto del M5S sono dei dilettanti - che ormai sanno fare politica solo su Internet, vivono in quel mondo virtuale lontano dalla gente in carne e ossa e dai problemi reali del paese, e pagano i loro portaborse per presidiare il web. Che, com'è noto, complice la lontananza fisica, scatena i peggiori istinti. Un po' come sulla strada, quando da dentro l'abitacolo si urla cornuto o si mostra il dito medio all'automoìbilista che ti infastidisce.

Questa volta è toccato a me beccarmi i maleducati e gli insulti. Ho scritto questo pezzo per Huffington Post http://www.huffingtonpost.it/claudio-visani-/se-anche-i-grillini-scivolano-sui-peccatucci-della-politica_b_9829350.html?utm_hp_ref=italia-politica dove, mi pare, la sostanza non è l'ostilità verso i grillini bensì la delusione per come sta andando in vacca la politica italiana: tutta, compresa la loro. 

Nei commenti su Huffington Post i trolls grillini (che se andate a vedere sono più o meno sempre gli stessi, che imperversano sui vari media e social) mi hanno descritto come "uno al soldo de l'Unità (sic)", quindi come "uno del Pd (doppio sic)", anzi  "l''ennesimo giornalaio renziota" (a me?) che "spara cazzate sul M5S". 

Non ho risposto. Non rispondo per principio a chi insulta. Se chi insulta è uno a cui ho dato l'amicizia su Facebook, lo cancello e basta. Non rispondo neppure qui. Solo una cosa voglio dire a queste personcine così educate: almeno informatevi prima di sparare considerazioni e giudizi a vanvera.

Io sono in pensione. Non lavoro più da anni a l'Unità, e l'Unità in cui ho lavorato per vent'anni (e ne sono molto orgoglioso) è stata a lungo uno dei migliori giornali italiani, e negli ultimi anni tutt'altro che renziana. Un giornale che non era neanche lontano parente de l'Unità di oggi, questa sì renziana, diretta come megafono del premier da Erasmo D'Angelis e dove imperversa Fabrizio Rondolino. 

Inoltre, non mi sono mai iscritto al Pd e per capire come la penso sul Pd di Renzi e sulla attuale classe politica dirigente italiana basta farsi una navigata in questo blog o nei media dove scrivo i miei articoli e i miei commenti. Sapevatelo cari grillini, sennò fate la figura di quelli che pontificano senza nemmeno sapere di cosa parlano. 








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