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sabato 13 aprile 2013

San Marino generosa con "Gli intrighi di una Repubblica". Pubblico e applausi per la presentazione nel Teatro Titano

E' andata bene. Molto bene. Pubblico bello e numeroso nell'impegnativo Teatro Titano: 80-90 persone, una partecipazione che pare sia una rarità per le presentazioni dei libri a San Marino. Sm-Rtv, la Televisione di Stato, che ha seguito l'evento come meglio non si poteva

http://www.smtvsanmarino.sm/cultura/2013/04/11/claudio-visani-presenta-intrighi-repubblica

http://www.smtvsanmarino.sm/cultura/2013/04/12/intrighi-repubblica-san-marino-romagna-80-anni-storia-raccontata-dai-protagonisti

http://www.smtvsanmarino.sm/video/cultura/intrighi-repubblica-san-marino-romagna-80-anni-storia-raccontata-dai-protagonisti-12-04-2013

dopo che i giornali avevano segnalato bene l'evento:


Il moderatore (Sergio Barducci, capo redattore di Sm-Rtv) e i relatori (il segretario di Stato alla cultura, Giuseppe Maria Morganti, lo storico Giorgio Pedrocco, l'amico e collega Onide Donati) che sono stati bravissimi. Con le splendide foto in bianco e nero dei "giorni di Rovereta", scattate da Walter Breviglieri, che scorrevano sullo sfondo.

Grazie soprattutto a Sergio Zavoli, che ha accettato il mio invito ed è tornato a San Marino da dove se n'era andato, malamente, vent'anni fa, dopo aver litigato con i governanti di allora per i traffici poco chiari che giravano attorno alla Radio-Tv di Stato di cui era stato il primo presidente. E' tornato per partecipare alla presentazione del mio libro e per dare, come sempre, un contributo alto, di qualità: ha lavorato per due ore a Sm-Rtv per ridurre il documentario "Il Monte" che aveva realizzato alla fine degli anni Ottanta e farne una versione "short", splendida, che termina con l'immagine evocativa dei rocciatori che appesi alle funi ripuliscono il Monte; dove i rocciatori sono ora i nuovi governanti e il Monte da ripulire sono gli scandali e il malaffare degli ultimi vent'anni. 

Grazie anche al ministro "Beppe" Morganti, che ci ha creduto e ha avuto il coraggio di portare a San Marino un lavoro che tocca ferite ancora aperte, sensibilità e contrapposizioni politiche e culturali mai sopite. E grazie ai suoi collaboratori del ministero della Cultura, in particolare a Palma Crudi, che hanno fatto del loro meglio per fare riuscire l'iniziativa




Grazie soprattutto ai sammarinesi. A un pubblico attento e generoso col sottoscritto. C'erano i "miei vecchietti": i testimoni della guerra fredda, della contrapposizione ideologica tra i due blocchi e del "golpe" dell'autunno 1957 con l'insediamento a Rovereta del "più fantasma dei governi fantoccio" (Zavoli), che con le loro storie hanno dato l'anima al libro. I "rossi" che furono rovesciati dal colpo di mano ideato in un vertice al consolato Usa di Firenze dall'Amministrazione americana, dalla Dc e dal governo italiano. E quelli che stavano dall'altra parte, i democristiani e i socialisti dissidenti - poi socialdemocratici - che quell'azione al limite della legalità (molto al limite) sostennero. 

Tutti interessati, ciascuno con le proprie idee e convinzioni, che probabilmente rimarranno tali. Ma nessuno che sia venuto per offendere, o "rovesciare il tavolo", come qualcuno forse temeva. Mancava solo Piero Marani, l'ultimo capitano reggente comunista a lasciare il Palazzo del governo assediato nell'ottobre del 1957, che se n'è andato pochi mesi dopo avermi regalato la sua preziosa testimonianza. Commozione per lui, in sala, e applausi per me e, tanti, per il documentario "Il Monte" che ha chiuso una bellissima serata.




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