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sabato 1 dicembre 2012

Renzi ora rottama anche le primarie. Intervista a un renziano disgustato dai tentativi di inquinamento


Il primo turno delle primarie ha riacceso la speranza nella politica del popolo del centrosinistra. Il ballottaggio rischia di mandare tutto in vacca. E questo per l'arroganza di uno, Matteo Renzi il rottamatore, che vuole farsi le regole a sua convenienza ma accusa gli altri di scorrettezze e grida ai brogli. Gioca sporco chi chiede il rispetto delle regole stabilite, ancorchè discutibili, e accettate da tutti i candidati e dice che chi non si è voluto registrate prima delle primarie alle liste elettorali del centrosinistra non potrà partecipare al ballottaggio, o chi fa mandare centomila mail tutte uguali, spesso con nomi di fantasia e di persone inesistenti, per sostenere che c'è una marea di elettori del centrosinistra che non ha potuto votare al primo turno, pronta però a votare Renzi al secondo (e li invita pure a presentarsi ai seggi anche senza registrazione), e a cui Bersani- Ceasescu vuole impedire di partecipare al ballottaggio "per paura di perdere"? Io rimando dell'idea che se Renzi vince è finito il Pd, e se perde, tempo un anno e si fa un altro partito.

Di seguito l'intervista a un militante che ha creduto in Renzi ma crede anche nel Pd e nelle regole, e ora ha qualche dubbio, pubblica su l'Unità di oggi.

Rossano Rossi ha 40 anni, vive a Roteglia di Castellarano, in provincia di Reggio Emilia. È impiegato in una fabbrica di ceramiche, segretario di circolo e consigliere comunale del Pd. Al primo turno ha votato Matteo Renzi. Ma ora denuncia il «mail bombing» e i tentativi di inquinamento del ballottaggio.
Ci spiega cos’è accaduto?
«È successo che una decina di persone mi hanno contattato. Tutte facevano riferimento al sito www.domenicavoto.it e volevano votare al ballottaggio, per Renzi. Avevano moduli con richieste e giustificazioni tutte uguali. Il mio paese è piccolo, ci conosciamo tutti. Molti non erano elettori del centrosinistra».
A quel punto cos’ha fatto?
«Ho fatto a tutti la seguente domanda: ma se domenica vince Bersani, tu poi voti Pd alle elezioni politiche?».
E che risposte ha avuto?
«Che non ci pensavano neanche lontanamente. Tutti quanti».
Quindi?
«Ho detto loro che non potevano votare. Perchè queste sono le elezioni del centrosinistra e deve partecipare solo chi ha nella mente e nel cuore il centrosinistra. Poi ho avvisato la federazione del Pd e ho segnalato ai garanti il tentativo di inquinamento. Io sono anche nel seggio. Se domenica viene gente così la mando via».
Non è molto in linea con il sindaco di Firenze e il suo staff...
«Se era per me, le registrazioni alle primarie si chiudevano domenica scorsa, 25 novembre, alle 20, orario di chiusura dei seggi per il primo turno».
I renziani dicono che non si possono respingere gli elettori che vogliono votare al ballottaggio.
«Io ero nel Comitato Renzi. Abbiamo scritto a tutti gli elettori che avevano partecipato alle primarie per Prodi. Il circolo del Pd è stato aperto tre settimane per le iscrizioni. Ci si poteva iscrivere anche on line. Se uno era interessato, se aveva a cuore le primarie e il centrosinistra, il tempo e il modo c’è stato per tutti. Poi c’è un’altra cosa...».
Quale?
«Che le regole sono regole. Vanno rispettate. Se mio padre mi diceva vieni a casa all’una, io tornavo all’una».
Lei cosa farà domenica?
«Sono ancora combattuto. Al primo turno ho votato convintamente Renzi. Nel mio seggio ha preso il 56%. Io sento il disagio della gente, sono per il rinnovamento. Ma voglio anche bene a Pier Luigi Bersani, che finora è stato un grande segretario del partito. Se vince, dobbiamo essere tutti con lui. Poi spero che faccia l’accordo con Renzi».

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