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sabato 1 dicembre 2012

Dal Civis al Crealis: 12 anni per mettere in strada un filobus e 21 anni (forse) per il Servizio ferroviario e la nuova stazione


Di seguito, il corsivo pubblicato oggi su l'Unità sui tempi biblici delle opere per il trasporto pubblico a Bologna. 

Il Civis, che è stato il peggior regalo del sindaco Giorgio Guazzaloca alla sua città, se ne va in pensione senza aver mai lavorato a Bologna. L'accordo raggiunto due giorni fa tra Tper (l’ex Atc) e Irisbus (gruppo Fiat) per sostituirlo con un altro filobus più tradizionale, il «Crealis», è un fatto positivo per la città. Anche se prima di vedere in funzione il nuovo mezzo occorreranno altri tre anni. Perchè il Crealis - scusate il gioco di parole - è ancora da creare. Il prototipo, da quel che si apprende, dovrebbe essere realizzato entro 7-8 mesi, se dal Ministero delle Infrastrutture arriverà l'ok al nuovo progetto, salvando così i 182 milioni di euro di fondi assegnati a suo tempo dal Cipe. 

Poi il prototipo dovrà essere omologato. Se supererà la prova, l'accordo prevede che, entro due anni da quella data, vengano consegnati a Tper i primi 20 esemplari. Gli altri 29 saranno invece consegnati entro tre anni dall'omologazione. Quindi, se tutto andrà bene, il Crealis comincerà a circolare per le strade di Bologna tra la fine del 2015 e l'inizio del 2016. Considerando che il progetto Civis era stato approvato nel 2004 (fu l'ultimo atto della giunta Guazzaloca, la mossa che avrebbe dovuto ridargli la vittoria alle elezioni), per mettere in strada un filobus (non un metrò o il tram, con le infrastrutture da costruire ex novo, ma un semplice filobus), a Bologna, in Occidente, nel Ventunesimo secolo, occorreranno 12 anni. Sempre se tutto andrà bene e non ci saranno intoppi, tecnici o politici. 

Non è finita qui. Nei giorni scorsi abbiamo saputo che le Ferrovie hanno deciso l'ennesimo rinvio dell'apertura della stazione sotterranea dell'Alta velocità, dal previsto 7 dicembre prossimo a giugno 2013. Di conseguenza slitterà anche l’auspicato completamento del Servizio ferroviario metropolitano (Sfm), per il quale Bologna ha ottenuto dal governo i finanziamenti dell'ex Metropolitana. 

Il primo accordo tra Comune, Provincia, Regione, Ferrovie e Ministero per il Nodo ferroviario di Bologna risale al 1994, ormai vent'anni fa. Nel 1997 venne firmato l'accordo attuativo. Prevedeva che tutto il sistema – linea Alta velocità, stazione sotterranea, accessi, parcheggi, restyling della stazione di superfice, nuove stazioni periferiche e nuovi treni, Sfm con cadenzamento dai 30 ai 15 minuti – fosse completato entro il 2001. L'ultimo accordo risale al 2007. Prevedeva la fine lavori e la messa a regime dei servizi entro il 2011. Ora, se tutto andrà bene, il completamento, senza la nuova stazione di superfice, ci sarà nel 2015, 21 anni dopo. Per costruire il tunnel sotto la Manica hanno impiegato 6 anni. 

Nel 2001 mi capitò di avere all'asilo dove portavo i miei figli, il figlio di un ingegnere spagnolo direttore dei lavori di una delle ditte incaricate di costruire il tunnel. Mi disse che doveva restare fino al 2003, e che si era portato la famiglia a Bologna per fare imparare a suo figlio un'altra lingua. Credo che l'ingegnere sia ancora qua, e che suo figlio vada all’Università.

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