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giovedì 6 settembre 2012

"Telemarchette", la presidenza e i gruppi consiliari della Regione si autoassolvono: "Tutta colpa dei giornalisti"

Quando scoppiò il caso "telemarchette", il presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Matteo Richetti,  il"JFK di Fiorano" braccio destro del "rottamatore" Matteo Renzi, disse che la pratica delle comparsate a pagamento era "immorale". A seguire, i gruppi che sembravano non coinvolti nella vicenda (Pd e Idv) presero a loro volta nettamente le distanze da quella pratica.

Ebbene, all'indomani dell'apertura di due inchieste - una della Procura di Bologna per sospetto peculato, l'altra della Corte dei Conti per danno erariale - con la Guardia di Finanza che è andata a bussare alla porta della Regione e di 54 emittenti radiotelevisive locali, l'ufficio di presidenza dell'Assemblea legislativa e i capigruppo si sono riuniti e hanno diffuso una nota congiunta con cui si prendono le distanza dai giornalisti coinvolti e si afferma tra l'altro:

«...la presenza di consiglieri regionali in trasmissioni televisive, e l’utilizzo delle risorse in capo ai gruppi a questo fine, è sempre avvenuta nell’ambito del quadro normativo e regolamentare dato, che prevede controlli amministrativi e di merito, con la certificazione di regolarità e compatibilità delle spese sostenute»...
.. «Quanto alla realizzazione dei format televisivi, non rientra nelle nostre responsabilità, né in quella dei con...siglieri regionali, il rispetto di norme, anche deontologiche, attinenti all’attività giornalistica e di comunicazione...».


Qualche semplice domanda ai capigruppo e all'ufficio di presidenza:
- ferme le responsabilità dei giornalisti marchettari in questione, sono poprio sicuri i politici di avere la coscienza a posto?
- sicuri che possano ignorare le leggi e le norme che regolano la correttezza dell'informazione e della comunicazione pubblica?
- sicuri che, al di là delle leggi, se vanno ospiti di una rassegna stampa, di un tg o di un talk show dopo aver pagato e senza avvertire, non ingannano anche loro i cittadini?

1 commento:

  1. Quando ero assessore provinciale un mio funzionario mi ha avvisato che se lo desideravo potevo partecipare a trasmissioni su reti locali perchè c'era un contratto che lo prevedeva.Parlo del 1985-1995.Vecchie storie dunque che si ripetono,ma ogni volta sembra che il mondo sia appena nato

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