Due o tre cosine che ho scritto, che poi sono alcuni brani di articoli pubblicati da l'Unità, a propostito della kermesse del Parco Nord dedicata quest'anno a Maurizio Cevenini.
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TUTTE LE INIZIATIVE IN RICORDO DI MAURIZIO
È la prima festa senza il Cev. Ma il Cev c’è, c’è sempre, come amava dire Cevenini del suo personaggio. Anzi, sarà una festa nel nome di Maurizio. Un filo che si snoderà lungo i riti, i luoghi, i personaggi, gli amori e le passioni di Maurizio, e che percorrerà tutta la festa. Dall’inaugurazione di oggi pomeriggio, giovedì 23 agosto, con Federica Cevenini, la figlia, che sarà al fianco del responsabile della kermesse, Lele Roveri e del segretario della federazione Pd, Raffaele Donini, all’happening del 6 settembre, la serata ufficiale dedicata al ricordo del Cev con tutti gli amici della sua strampalata tribù: il comico Giuseppe Giacobazzi, Silver “aria fritta”, Alice e la Tamara, gli artisti Andrea Mingardi, Vito, Giorgio Comaschi, i Gemelli Ruggeri, Carpani “e i sò amigh”, Carla Astolfi, Marco Dondarini, probabilmente i calciatori e lo staff del “suo” Bologna.
Durante tutta la festa, fino alla chiusura del 17 settembre, sarà aperto lo stand “Bologna nel cuore”, che è anche il titolo del libro che Maurizio scrisse assieme alla figlia, con all’interno un videobox dove chi vorrà potrà lasciare il suo ricordo. Poi la Pesca Gigante, dove Maurizio ha fatto per vent’anni il banditore, che si chiamerà Pesca del Cev, ospiterà una mostra fotografica con le sue foto sorridenti e promuoverà serate ad hoc. Infine con un’altra iniziativa ancora non in calendario: un grande pranzo con gli sposi del Cev, una parte delle migliaia di coppie che Cevenini ha unito in matrimonio nella Sala Rossa.
LA FIGLIADEL CEV COMMUOVE IL POPOLO DELLA FESTA
Il segretario provinciale del Pd, Raffaele Donini, ha aperto ieri sera (giovedì 23) la festa provinciale dell’Unità al Parco Nord con la dedica al Cev: «È anche la sua Festa». Al suo fianco, a tagliare il nastro, c’era la figlia di Maurizio Cevenini, Federica, che è intervenuta, commuovendo il popolo della festa. «Quest’anno papà non potrà venire alla Festa, ma lo porterete voi con il vostro ricordo». «Se il Comune di Bologna era la sua casa - ha aggiunto - la Festa dell'Unità era il suo luogo preferito di villeggiatura». Federica ha ricordato che, da bambina, Cevenini la coinvolgeva sempre nella Pesca gigante: «Allo stadio mi ha portato poco, ma alla Festa ci sono stata un bel po’. Ed è stato qui che papà mi ha insegnato a stare in piedi davanti a voi, a mandare giù il groppo in gola finchè la voce non è chiara, per dirvi grazie». Ad aumentare la commozione nell'affollata sala centrale della festa, un video-ricordo del Cev proiettato sul maxischermo.
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