Post più popolari

lunedì 13 agosto 2012

I politici della Regione pagano per andare in Tv. E le tv spacciano le interviste-marchetta per informazione

Repubblica Bologna tra sabato e domenica ha raccontato che parecchi consiglieri regionali dell'Emilia-Romagna pagano regolarmente, naturalmente con soldi pubblici, le emittente private locali per farsi intervistare o invitare in Tv. Tre dei politici in questione - Silvia Noè dell'Udc, Manes Bernardini della Lega e il grillino Giovanni Favia - hanno confermato, candidamente, di aver firmato contratti "regolari" per avere questo tipo di visibilità televisiva.

Le tariffe andrebbero dai 2-300 euro al mese in su, si presume secondo il numero delle "ospitate" e delle interviste, dal momento che il conduttore di "7 Gold", Dario Pataccini, ha a sua volta confermato che nella sua trasmissione si pagano 200 euro per un'ora e un quarto di intervista. Le televisioni per il momento citate sono "7 Gold" e "E' Tv". Da quel che è stato detto e si capisce, il pagamento riguarderebbe soprattutto le "ospitate" per la rassegna stampa del mattino. Non è chiaro se riguardano anche la presenza in studio per altri contenitori e spazi informativi e le interviste su temi di attualità trasmesse nei telegiornali.

E' chiaro invece che le Tv che adottano questa poco edificante prassi professionale, spacciano le presenze in studio dei politici e le interviste a loro come normale informazione, non avvisano i telespettatori che si tratta, in realtà, di pubblicità a pagamento. Pataccini di "7 Gold", a dire il vero, ha dichiarato a Republica che lui avvisa il pubblico che si tratta di spazi a pagamento. Ma io, che ogni tanto seguo quella trasmissione, non l'ho mai sentito dire che era pubblicità a pagamento. E men che meno c'era una qualche scritta in video che confermasse che non di libera informazione si trattava. Nella rassegna stampa che va in onda dalle 7 su "E' Tv", quasi sempre con un ospite in studio, non ho mai sentito il conduttore di turno dire che quell'ospite era lì perchè aveva pagato.

Il direttore dell'emittente, Francesco Spada, si è premurato di dire, correttamente, che "non si può fare assolutamente" ed è anche "vietato dalla legge". Ma la consigliera Noè ha dichiarato che lei ha un contratto per le sue apparizioni televisive anche con "E' Tv". Spada ha commentato che sentirà la pubblicità per sapere se e che tipo di contratti sono in essere. Perchè una cosa è comunque certa: sono gli editori a proporre quei contratti "illegali" che poi i giornalisti gestiscono. Questi ultimi, tuttavia, potrebbero e dovrebbero rifiutarsi di fare una cosa che fa a botte con la deontologia professionale.

I politici, poi, non si capisce con che faccia dicano che si tratta di una pratica "legittima e regolare". Lo potrà forse essere sotto l'aspetto formale, nel senso che i soldi di quei contratti sono dichiarati e non è vietato ai gruppi politici e alle Amministrazioni pubbliche comprarsi spazi sui medi. Ma non lo è di certo nella sostanza, sotto l'aspetto etico e morale.

Solo l'Unità ha poi ripreso lo scoop di Repubblica sui politici della Regione che pagano per andare in Tv e farsi intervistare. Carlino e Corriere di Bologna l'hanno ignorato. Non perchè non fosse una notizia (la notizia c'è tutta ed è di quelle piuttosto clamorose), ma perchè l'ha data un giornale concorrente. Come dire: le solite paranoie dei media sulla pelle dei lettori. Il caso politico e giornalistico, comunque, c'è tutto. Perchè è immorale che i consiglieri regionali usino soldi pubblici per comprarsi le interviste e le apparizioni in video. Ed è illegale che gli editori e i giornalisti delle tv (si spera solo quelle private) propongano quelle ospitate e quelle interviste-marchetta come informazione e non come redazionali promozionali a pagamento. E' poi paradossale che un consigliere, il grillino Favia, dica che questa pratica rispetta la legge 150, che è quella che dovrebbe garantire la professionalità degli uffici stampa.

Ho visto che l'Aser ha sollecitato l'intervento dell'Ordine dei giornalisti. Io oggi, come consigliere nazionale, ho presentato allo stesso Ordine un esposto per le violazioni deontologiche dei giornalisti (e degli editori) delle tv che hanno già ammesso quella pratica. E ho chiesto ad altri consiglieri nazionali dell'Ordine se vogliono sottoscriverlo. Di seguito il testo dell'esposto presentato:

Bologna, li 13 agosto 2012


Spettabile

Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna

Strada Maggiore, 6

Bologna


Oggetto: Esposto per violazioni deontologiche


Con il presente ESPOSTO il sottoscritto CLAUDIO VISANI nato a Brisighella (RA) il 30.04.1957, residente a San Giovanni in Persiceto (BO) in via Zenerigolo, 17, giornalista professionista iscritto a codesto Ordine con tessera numero 49643, SOLLECITA l’apertura di una istruttoria da parte di codesto Ordine regionale per verificare se corrisponda al vero quanto pubblicato dal quotidiano “La Repubblica”, edizione Bologna, nei giorni sabato 11 agosto 2012 e domenica 12 agosto 2012, nelle pagine di cronaca locale, e dal quotidiano “l’Unità” edizione Bologna, domenica 12 agosto 2012, nelle pagine di cronaca locale, che alcune televisioni locali chiederebbero compensi per ospitare in studio o intervistare consiglieri della Regione Emilia-Romagna e che dette “ospitate” e interviste verrebbero poi successivamente messe in onda come normali servizi informativi, senza l’avviso esplicito ai telespettatori che si tratterebbe in realtà di spazi e servizi a pagamento.

INVITA il medesimo Ordine ad acquisire le dichiarazioni dei consiglieri regionali Manes Bernardini (Lega Nord), Silvia Noè (Udc) e Giovanni Favia (M5S), riportate nelle cronache dei quotidiani sopra citate, che parlano esplicitamente dell’esistenza di contratti e tariffe per realizzare tali ospitate e tali interviste nelle televisioni private bolognesi “E’ Tv” e “7 Gold”.

DENUNCIA per grave violazione delle norme che regolano la professione e la deontologia giornalistica il collega Dario Pataccini, dell’emittente “7 Gold”, che su Repubblica di domenica 12 agosto avrebbe ammesso l’esistenza di detti contratti a pagamento per ospitare i politici della Regione (“200 euro per un’ora e un quarto di intervista”, avrebbe dichiarato Pataccini) nella trasmissione-rassegna stampa che egli conduce al mattino, e chiede che la denuncia venga eventualmente estesa all’editore (o agli editori) di “7 Gold” se risulterà (se risulteranno) anch’egli iscritto all’Ordine dei giornalisti.

CHIEDE al medesimo Ordine:
- di accertare l’esistenza o meno di tale prassi delle “ospitate” e interviste a pagamento anche per l’emittente “E’ Tv”, e la conseguente eventuale violazione deontologica del direttore, Francesco Spada, degli altri colleghi che conducono la rassegna stampa e gli spazi informativi eventualmente coinvolti nonchè dell’editore (o degli editori), nel caso risultassero iscritti all’Ordine dei giornalisti; - di accertare se tale prassi delle interviste e “ospitate” a pagamento riguardi eventualmente anche altre emittenti radio-televisive, private e pubbliche, della regione Emilia-Romagna.

INVITA infine l’Ordine:
- a richiamare la presidenza dell’Assemblea legislativa a sollecitare tutti i consiglieri e gruppi consiliari a un maggiore rispetto delle norme che regolano l’informazione e la comunicazione pubblica e in particolare i loro rapporti con il sistema locale dei media;
- a trasmettere eventualmente alla magistratura i risultati della propria istruttoria.

In fede
CLAUDIO VISANI





___________________





Nessun commento:

Posta un commento