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lunedì 21 maggio 2012

Elezioni, il boom dei grillini e il caso Parma

Dopo un fine settimana terribile - la strage di Brindisi, il terremoto in Emilia-Romagna - il lunedì si apre con una buona notizia. Il centrosinistra vince le sfide dei ballottaggi in quasi tutte le maggiori città, la destra con Pdl e Lega esce dalla consultazione con le ossa rotte. Ma i veri trionfatori sono i grillini e l'astensione, che sfiora il 50%.  Il segnale ai partiti, anche al Pd e agli altri del centrosinistra vincitori alle elezioni, mi sembra chiarissimo: se non si capisce che per rilanciare la politica bisogna voltare pagina per davvero, si faranno tutti travolgere dall'antipolitica e dalla protesta popolare.

Il Movimento 5 stelle vince clamorosamente a Parma, a Comacchio e in altre città. A me Grillo non piace per niente, ma i grillini che conosco e i loro candidati ed eletti mi sembrano altra cosa rispetto al loro guru e padre-padrone. In ogni caso sono curioso di vederli all'opera, ora che hanno 3 sindaci, uno in una città importante come Parma. Dove, peraltro, ha preso i voti della destra e del Pdl sconfitti dal voto dei cittadini e inquinati dal malaffare. Sarà davvero interessanti vedere come gestiranno quel successo e come governeranno la città.


Sulla scelta dei candidati sindaco e su Parma in particolare, che conosco piuttosto bene, avrei qualcosa da dire ai dirigenti del Pd. Se si mettono in fila i candidati sbagliati del Pd sconfitti alle primarie o alle elezioni vere, ne vien fuori una lista di disastri piuttosto corposa. In Puglia ha vinto Vendola, a Napoli De Magistris, a Milano Pisapia, a Cagliari Zedda, a Genova Doria, a Palermo Orlando. Poi c'è Parma, dove il candidato proposto dal Pd è stato clamorosamente battuto da uno sconosciuto grillino. Cosa deve succedere ancora perchè il Pd capisca che laddove sceglie i simboli della politica inciuciona e autoreferente è destinato a perdere? Che bisogna fare scelte più innovative e coraggiose sui candidati? Più vicine ai cittadini e alla loro voglia di buona politica e di facce pulite?

A Parma la giunta di centrodestra del sindaco Vignali ne aveva conbinate di tutti i colori. Il Pd ha fatto una dura ed efficace opposizione in Consiglio, così come gli "indignati" fuori dal Comune. Poi però, invece di scegliere un candidato sindaco che desse voce ed espressione all'opposizione che aveva saputo mandare a casa quella giunta pessima e corrotta, a suo tempo messa lì col sostegno dei poteri forti di Parma (gli industriali e la Gazzetta in primis), è andato a candidare uno che con quegli stessi poteri ha una certa dimestichezza, se non proprio buoni rapporti.

Non solo. Ha candidato il presidente della Provincia in carica, che però non si è dimesso e con un artificio della vecchia politica ha mantenuto la carica in Provincia pur essendo candidato per il Comune, perchè non si sa mai. Io Bernazzoli non lo conosco. Sarà siccuramente una bravissima persona e un amministratore capace. Ma se fossi stato un elettore di Parma, una candidatura così non l'avrei proprio sostenuta.

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