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venerdì 13 aprile 2012

La malapolitica e il finanziamento pubblico ai partiti: la proposta di Saviano

La Lega e le spese per "the family" di Bossi & Co. Il caso Lusi, la Margherita e i suoi sconcertanti ex dirigenti. Penati e un quinto del consiglio regionale lombardo sotto inchiesta. Senza contare quel che accade al Sud e quel che è accaduto negli anni di Berlusconi. Hai voglia di ripetere a te stesso "non sono tutti uguali", "l'antipolitica porta a Grillo, alla Fornero e ai tecnici", che è come cadere dalla padella nella brace. E' dura, quando ti guardi attorno e vedi il dilagare della malapolitica, che il più pulito ha la rogna, convincerti che "non c'è bisogno di meno politica, ma del ritorno alla buona politica".

E quando vedi la mediocrità che c'è rimasta oggi nei partiti, diventa anche difficile difendere il finanziamento pubblico. Soprattutto se pensi che i mega rimborsi elettorali ai partiti, anche post-mortem, sono stati decisi in modo semi clandestino, con l'inciucio più incicione di tutti, senza alcun rispetto per i cittadini che avevano chiesto, al referendum, l'abolizione del contributo statale, o quanto meno una nuova legge.

Io sono favorevole al finanziamento pubblico ai partiti. Sono tra quelli che pensano che bisogna consentire a tutti di fare politica, non solo ai ricchi o a chi ha il sostegno dei ricchi e delle lobbies. Guardo con molta diffidenza al modello americano dove gli eletti,a tutti i livelli, sono portatori di interessi privati più che collettivi. E ritengo che un sistema politico migliore di quello europeo, dove la democrazia e la rappresentanza si esercitano attraverso i partiti, non sia ancora stato inventato.

Ma quando leggo che il meccanismo dei rimborsi elettorali ha prodotto questi risultati:

PDL Cifra spesa dichiarata 68,5 milioni. Cifra rimborsata 206,5 milioni. Utile 138 milioni.
PD spesi 18,4 milioni, rimborsati 180 milioni. Utile quasi 162 milioni.
LEGA Spese dichiarate 3,5 milioni, rimborsati 41,3, utile 38 milioni.
IDV Cifra spesa: 4,4 milioni, rimborsata 21,6, utile 17 milioni

e vedo che con i soldi pubblici si investe in Tanzania, Borsa, oro e diamanti, si fanno le società immobiliari e le fondazioni per difendere il patrimonio, invece che spenderli per formare classe dirigente, sostenere i giornali politici penalizzati dal mercato e finanziare la buona politica, mi cadono le braccia.

Per come la intendo io, il finanziamento pubblico dovrebbe servire non a produrre utili per i partiti, quasi che fossero delle imprese, ma tutt'al più a pareggiare i loro conti. Perchè con i soli proventi del tesseramento, delle donazioni e anche - perchè no - dei finanziamenti privati dichiarati, se si fa tanta e buona politica non si è mai in attivo. E tutto dovrebbe essere documentato, nella massima trasparenza.

Per questo mi sento di fare mia la seguente proposta di Roberto Saviano:

"Quando si parla di abrogare la legge sul rimborso elettorale ai partiti o di ridurne notevolmente l’entità, molti temono che poi solo i ricchi potranno fare politica. Non è così e provo a spiegare perché. La prima cosa da fare potrebbe essere ridurre i 5 euro a elettore attribuiti a ciascun partito come rimborso elettorale. Se i rimborsi sono 5 volte superiori a ciò che i partiti spendono, si potrebbe ridurre a 1 euro a elettore la cifra erogata a ciascun partito. Per rispetto nei riguardi di noi elettori andrebbe poi congelata l'ultima tranche del rimborso elettorale di 100 milioni di euro prevista per luglio. Si potrebbe trasformare il finanziamento pubblico in servizi per le attività politiche dei cittadini che potrebbero diventare gratuiti o a costi ridotti. Dall'autenticazione delle firme, ai servizi postali, alla banda larga, agli spazi televisivi. Tutti servizi essenziali i cui costi sono tracciabili. Le tessere potrebbero avere costi tali da sostenere davvero i partiti ed eventuali finanziamenti da privati potrebbero essere tracciabili e trasparenti. In questo modo tutti potranno fare politica, non solo chi alle spalle ha grossi finanziatori. Ma siamo sicuri che i nostri partiti avranno interesse a prendere in considerazione queste semplici norme di cui si parla da anni?".

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