Matteo Richetti, presidente dell'assemblea legislativa, sodale di Matteo Renzi e leader dei rottamatori del Pd in Emilia-Romagna, soprannominato "il JFK di Fiorano", ha pubblicato sul profilo Facebook la sua busta paga di aprile, con il seguente Nota Bene: "Visto che comunque la si pensi considero lo stipendio come retribuzione per giornate di lavoro costruttivo, voglio dare un contributo di chiarezza alle svariate cifre che vengono pubblicate sul mio stipendio".
L'iniziativa, visti i tempi, è sicuramente coraggiosa. La busta paga in questione è di 5.424,25 euro netti. Benefit e rimborsi, naturalmente, non sono compresi.
Sono andato a vedere i commenti: 29 alla data di ieri, dopo un giorno dalla pubblicazione del post. E c'è da divertirsi. Ne ho sintetizzato qualcuno, per categoria.
Ci sono i critici realisti e sarcastici:
Pipasqui: "In casa mia siamo in 4, laureati - due pensionati e due dipendenti pubblici - e insieme prendiamo tanto come te".
Brunella: "Complimenti...io da sola non arrivo a 1000 euro".
I critici sempre realisti ma incazzati:
Vito: "Poverino .... E come fai ad arrivare a fine mese con sta miseria di stipendio?"
Giorgio 1: "Che fatica arrivare a fine mese con quella cifra.."
I critici del confronto curriculare problematico:
Giorgio 2: "Ok la trasparenza, benissimo, ma qualcuno si degni di spiegarmi una cosa: cosa può venir fatto di così importante in Consiglio Regionale da meritare oltre 5000 euro al mese di stipendio? P.S. Io sono un ingegnere, mi occupo di reti informatiche e quella cifra la vedo in circa 4 mesi".
Mauro: "Non credo che si meritino tutti quei soldi, neanche Richetti. Il master l'ha preso ad Harward per lavorare in Regione?".
(Richetti ha la maturità scientifica ed è giornalista pubblicista).
I critici invidiosi:
Alessandro: "Sono medico, sapere che un consigliere regionale prende più di 5000 euro mensili mi infastidisce molto! Che cosa farà mai di rischioso e impegnativo un consigliere regionale? E per fortuna che in Emilia-Romagna lo stipendio è solo 5000 euro! Pensate che la consigliera regionale Nicole Minetti in Lombardiam prende il doppio!".
Enrico: "E io che credevo di essere privilegiato per lavorare in banca e prendere 2100 euro al mese dopo 22 di anzianità...".
I critici demagoghi dell'antipolitica:
Marco: "Di quei 5.400 danne 4.000 a chi ne ha bisogno e tieni solo il minimo (1400 mi sembra equo) per vivere, solo cosi puoi capire...".
Danilo: "Faresti questo mestiere anche se il tuo stipendio fosse di 1000 euro?".
I critici della qualità della politica:
Umberto: "Non è quanto si percepisce, è quanto si rende..... negli ultimi vent'anni avete reso veramente poco. Anzi, ci avete messo nella merda".
Massimo: "Poca resa, tanta spesa. Giustifico i tagli a questi stipendi se mai si faranno".
Angelo: "Piu che quanto prendi .. vecchio amico.. sarebbe bello sapere cosa fate!".
A questo punto vi chiederete: ma sono tutti critici? No, qualcuno tra quei 29 fa anche commenti positivi (ci mancherebbe, sono i suoi amici di Fb), di questo tenore:
Marco: "La cifra che guadagni non mi ha scandalizzato più di tanto...".
Enrico: "Complimenti per il coraggio e la trasparenza. Certo, non pigliate mica poco...".
Alessandro: "Complimenti Matteo per la busta e per dove sei arrivato. Se te li danno significa che te li meriti (o i tuoi vertici pensano che te li meriti). Facci capire anche noi che te li meriti".
Coraggioso il JFK di Fiorano, ma forse anche un po' Tafazzi. La "rete" è nelle corde dei politici moderni, dei rottamatori in primis, sempre lì a postare e twittare. Ma a volte, nel calcio, capita di calciare nella propria rete: si chiama autogol.
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