Post più popolari

mercoledì 20 ottobre 2010

L'Inpgi scopre le magagne della Provincia "Mascherava il lavoro dipendente del capo ufficio stampa con contratti co.co.co."

La Provincia di Bologna - ente che ha la competenza delle politiche sul lavoro ed è spesso chiamata a dirimere le vertenze aziendali - vìola le regole del lavoro, nello specifico quelle del lavoro giornalistico. Una ispezione disposta dall’Inpgi, l’istituto di previdenza dei giornalisti, ha infatti accertato che la Provincia ha mascherato con contratti di collaborazione coordinata continuativa (co.co.co.) il rapporto di lavoro dipendente che aveva con il sottoscritto, capo ufficio stampa dal 2000, “licenziato” a fine dicembre 2009 dopo 9 anni di servizio ininterrotto.
Gli ispettori dell’Inpgi hanno “riscontrato la natura subordinata del rapporto di lavoro” e hanno emesso un “verbale di accertamento” che dispone il recupero del “mancato versamento dei contributi” previdenziali dal 2005 al 2009 (gli anni precedenti sono prescritti) e una sanzione di 54.611 euro.
L’amministrazione provinciale guidata dalla presidente Beatrice Draghetti si è appellata al Comitato regionale per i rapporti di lavoro, competente in materia, ma il ricorso è stato respinto. L’ente di via Zamboni 13 dovrà ora versare i contributi arretrati all’Inpgi e pagare la sanzione, se vuole evitare la “procedura esecutiva di recupero giudiziale del credito contributivo accertato”.
Gli accertamenti ispettivi sono stati effettuati nei primi mesi dell’anno. Dalla documentazione esaminata e dalle testimonianze raccolte - è scritto nel verbale numero 33/10 del luglio scorso - “è emersa la sussistenza della vertenza per il riconoscimento delle svolgimento delle mansioni proprie dell’attività giornalistica” del capo ufficio stampa negli anni in questione.
Ancora più esplicito è stato il presidente dell’Inpgi, Andrea Camporese, che ha comunicato al presidente dell’Associazione stampa emiliano-romagnola, Camillo Galba, come “nel corso dell’ispezione è stata riscontrata la natura subordinata del rapporto di lavoro e il mancato versamento dei contributi”.
A settembre la Provincia ha contestato l’esito dell’accertamento degli ispettori dell’Istituto di previdenza. Nei giorni scorsi l’Inpgi ha però comunicato agli interessati che “il ricorso promosso in via amministrativa dalla Provincia di Bologna è stato respinto dal Comitato regionale per i rapporti di lavoro, che ha quindi confermato quanto accertato dagli ispettori di questo istituto”.
L’accertamento di questa violazione dei diritti del lavoro si somma ai “tagli” che la Provincia ha fatto negli ultimi anni all’attività di comunicazione e informazione. Prima non sostituendo il dirigente del servizio andato in pensione, poi con il mancato rinnovo di tre contratti a termine oltre a quello del capo ufficio stampa. Funzione, quest’ultima, di fatto ora assorbita dal portavoce della presidente, in violazione della legge 150/2000 che vuole i due ruoli nettamente distinti.

2 commenti:

  1. Caro Claudio, l'Ente dove lavoravo io è stato multato per questo sperperando denaro pubblico, perché quando mi ha chiesto cosa ne pensassi, gli ho detto che in Italia ci sono delle leggi e vanno rispettate e se queste dicono che i contributi si versano all'Inpgi, si versano all'Inpgi. Niente. Dicevano che lo dicevo per interesse personale, per "conflitto d'interesse". Hanno smarrito ogni riferimento, fanno confusione, non sanno, ma pretendono di saperne sempre più una del diavolo. Ah!

    RispondiElimina
  2. Un plauso agli uomini dell'ottimo servizio ispettivo dell'INPGI, composto da diciannove funzionari diretti dal dottor Fabio Soffientini.

    RispondiElimina