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mercoledì 21 luglio 2010

Ordine giornalisti, lobbies e polemiche. Qualche chiarimento sull'ultimo Consiglio

La pubblicazione sul mio blog della cronaca della seconda seduta del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, redatta da Paolo Tomassone e riportata integralmente, e di alcune mie considerazioni su ciò che ho potuto vedere e capire finora, hanno urtato qualche sensibilità e alimentato qualche polemica (e un po' di confusione sulla paternità dei post) tra i colleghi. In particolare, una di loro ha definito "sgradevoli per non dire scorrette... le accuse di lobbismo" che io avrei rivolto "alla Rai e (alle realtà) territoriali Roma e Milano", imputandomi "luoghi comuni e pregiudizi". A questa collega e ai componenti del coordinamento dell'"area Balzoni" ho inviato mail, spero chiarificatrici, che si possono riassume così:

"Confesso che sono rimasto basito per le reazioni ad alcune mie considerazioni.
Per quanto riguarda il post non c'è alcun mistero. La cronaca della seconda seduta del Consiglio nazionale è quella redatta da Paolo Tomassone che io ho condiviso sul blog integralmente. Le valutazioni sono mie, ne rivendico la paternità e ne difendo la fondatezza.

Si può essere d'accordo o in disaccordo con quello che ho scritto, ma non - come qualcuno ha scritto - sostenere che quello sia un modo "per screditare". Il
diritto di cronaca e di pensiero, anche se siamo in clima di leggi bavaglio, vivaddio esiste ancora. Io sono abituato a dire ciò che penso e a scrivere ciò che vedo e capisco, e non ho alcuna intenzione di cambiare questa mia abitudine perchè sono diventato consigliere nazionale dell'Ordine.

Ciò che ho scritto sul mio blog è ciò che ho visto e capito in questi primi due consigli, dall'andamento non propriamente edificante. Mi dispiace se qualcuno si è sentito offeso dalle mie considerazioni. Ma rileggendo ciò che è pubblicato nel blog non mi pare, onestamente, di avere scritto cose offensive sull'area Balzoni e su alcuni suoi rappresentanti, come invece è stato detto. Ho espresso giudizi severi sul discorso di candidatura e sul comportamento del presidente Iacopino, nonchè sulla condotta dei colleghi napoletani, ma visto come sono andate le cose (messaggi cifrati, voto di scambio, scelta di far venire meno il numero legale per impedire le votazioni per l'esecutivo), qualche "smagata" era francamente il minimo.

In quanto alle lobbies, termine che non considero negativo, a me sembra di aver capito che siano un dato di fatto, che esistano sia nella maggioranza che sostiene Iacopino sia nella minoranza guidata da Balzoni. Basta guardare la provenienza degli eletti negli organismi dell'Ordine, o dei leader delle due aree per rendersene conto. Aggiungo che mi pare naturale che sia così; perfino ovvio che realtà come Roma, Milano, la Rai abbiano il peso che hanno e conducano le danze. Poi bisognerebbe smpre guardare alla qualità dei comportamenti, dei programmi e delle persone a prescindere, ma questo è un altro discorso.

In definitiva, nelle mie considerazioni non c'era alcuna ostilità verso queste lobbies, con le quali ho collaborato in queste prime giornate romane, votando anche i candidati da loro espressi (peraltro senza coinvolgere chi di quelle lobbies non fa parte). C'era solo la volontà di raccontare cosa è successo, cosa ho visto io e cosa penso che ci aspetti sulla difficilissima strada del rinnovamento e della riforma dell'Ordine.

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