Provincia, l'atterraggio fuori pista della Draghetti...

Apparentemente risolta la crisi politica in Provincia, ma la Draghetti ci fa la figura da timoniere inadeguato, schiava delle peggior logiche di partito. Prima approfitta in maniera assolutamente strumentale della elezione degli assessori Pariani e Mandini in Consiglio regionale per ridurre da 10 a 8 la sua Giunta, cosa che avrebbe potuto e dovuto fare al momento della sua rielezione ma che non fece. Allora, pur essendo legittimata dal voto, non ebbe la forza di varare una giunta a 8 e di tagliare così i costi della politica della Provincia; preferì lasciare a casa i precari, e tagliare il mio contratto co.co.co. da capo ufficio stampa. Poi, dopo la tirata d'orecchie di Bonacini, si adegua all'ultimatum del Pd per chiudere in 24 ore la crisi e al dictat dell'Idv decidendo il siluramento dell'assessora Maura Pozzati per dare un assessorato più forte al collega maschio in ascesa del partito di Di Pietro. Procede infine a una cervellotica redistribuzione delle deleghe che creerà non pochi problemi al governo dell'Ente. Poi dice che piuttosto che andare a schiantarsi è meglio atterrare subendo le istruzioni della torre di controllo. Senza personalità istituzionale e spessore politico.